La Valle dei Re: Mistero e Splendore Millenario

 

La Valle dei Re, con il suo nome avvolto in mistero e grandezza, rappresenta un gioiello archeologico situato nella città di Luxor, nell’Alto Egitto. Questo luogo straordinario, noto come “La valle dei Re,” è intriso di significato storico, poiché è stato scelto come il sito di sepoltura per i re delle dinastie XVIII, XIX e XX dell’Antico Egitto.

 

La sua denominazione riflette la sua importanza cruciale nella storia funeraria, situata strategicamente sulla riva occidentale del Nilo, un simbolico passaggio verso il regno dei morti secondo la concezione egizia. Un’epicentro di magnifiche tombe faraoniche, la Valle dei Re continua a narrare storie millenarie e ad affascinare il mondo con la sua eredità di regalità e mistero.

La maggior parte dei sovrani della XVIII, XIX e XX dinastia del Nuovo Regno (circa 1550 – 1069 a.C.) furono sepolti in una valle fluviale arida sulla sponda occidentale dell’antica città di Tebe, oggi conosciuta come Luxor. Da qui deriva il nome “Valle dei Re“, anche se non è del tutto preciso, poiché vi si trovano anche sepolture di individui non reali, ma di alto rango. La valle è suddivisa in due parti: quella orientale, la più famosa, e quella occidentale, che contiene un numero limitato di tombe. In totale, la Valle dei Re ospita più di sessanta tombe, oltre a venti sepolture incomplete che sono poco più che fosse.

 

La scelta di questo luogo per le sepolture reali fu attentamente ponderata. Situata sulla sponda occidentale del Nilo, rappresenta il luogo dove il dio Sole tramonta (morendo) all’orizzonte occidentale per rinascere a est. Di conseguenza, l’Occidente era associato al mondo funerario, motivo per cui le tombe egizie più antiche erano generalmente collocate su questa sponda.

 

I potenti re del Nuovo Regno furono sepolti sotto la cima di una scogliera rocciosa a forma di piramide che circonda la valle. La scelta di scolpire le tombe in questa valle non fu casuale; la piramide simboleggiava resurrezione e vita eterna, e la sua forma era considerata un segno divino. Questa zona, così come la sua sommità, erano sotto la protezione della dea Hathor, nota come “Signora dell’Ovest”.

 

L’isolamento della valle fu un altro fattore che contribuì alla sua selezione come luogo di riposo finale dei re. Le tombe, simili a quelle delle piramidi dell’Antico e del Medio Regno, erano state soggette a furti nei tempi passati. Per evitare lo stesso destino, furono scelte tombe sotterranee in un’area desertica e isolata. Il primo sovrano del Nuovo Regno la cui sepoltura fu confermata nella Valle dei Re fu Thutmose I (1504-1492 a.C. circa), il terzo re della XVIII dinastia. Secondo Eni, il suo capo scavatore di tombe: “Ho supervisionato lo scavo della sua tomba in privato, senza che nessuno vedesse o udisse

Perché si chiama con quel nome?

La denominazione “Valle dei Re” risale al periodo dell’Antico Egitto e deriva dal fatto che questo luogo, situato nella città di Luxor nell’Alto Egitto, fu scelto come sito di sepoltura per i re delle dinastie XVIII, XIX e XX. La scelta di questo luogo era motivata dalla sua posizione strategica e dalla creenza religiosa che la zona occidentale del fiume Nilo fosse associata al regno dei morti. Questa antica necropoli è stata così chiamata per secoli, testimoniando il suo ruolo cruciale nella storia funeraria dell’antico regno egiziano.

 

Perché è considerata la più grande tomba dei re dei Faraoni mai scoperta della XVIII, XIX e XX dinastia.

La Valle dei Re è universalmente riconosciuta come la più grande tomba collettiva dei re dei Faraoni delle dinastie XVIII, XIX e XX. Con almeno 26 tombe identificate su un totale di 32 dinastie elencate, questo luogo è divenuto il mausoleo principale per i sovrani egiziani di quell’epoca.

 

La presenza di tombe magnificamente decorate, come quella del celebre faraone Ramesse II, conferisce a questa valle un’importanza straordinaria nella comprensione dell’arte funeraria e delle credenze dell’Antico Egitto. La scoperta continua di nuovi dettagli e strutture aggiunge un fascino perpetuo a questa “città dei morti,” facendola restare al centro dell’attenzione degli studiosi e degli appassionati di storia.

 

Dove si trova la Valle dei Re?

La Valle dei Re è situata nella città di Luxor nell’Alto Egitto, in una posizione geografica che la rende un punto cruciale per la comprensione della storia e della cultura egiziana. Questa antica necropoli si trova a meno di 3 chilometri dalla riva occidentale del fiume Nilo, conferendo al luogo una sacralità legata alla credenza egiziana che associava l’ovest con il regno dei morti. La sua ubicazione privilegiata ha contribuito non solo alla sua importanza simbolica ma anche alla sua preservazione, permettendo alle generazioni future di esplorare e studiare il ricco patrimonio storico ivi custodito.

 

Cosa vedere all’interno della Valle dei Re a Luxor?

 

Tomba di Tutankhamon

La tomba di Tutankhamon, scoperta nel 1922 dall’archeologo britannico Howard Carter, rappresenta uno dei tesori più straordinari e significativi dell’egittologia moderna e una delle scoperte più emozionanti della Valle dei Re. Situata a meno di 3 chilometri dalla riva occidentale del Nilo, questa sepoltura offre uno sguardo privilegiato sulla magnificenza e sull’arte funeraria dell’antico Egitto, rivelando l’intimo e prezioso mondo del giovane faraone Tutankhamon.

 

La tomba di Tutankhamon è stata ritrovata quasi intatta, un fatto eccezionale considerando la frequente depredazione delle tombe reali nel corso dei secoli. All’interno, gli archeologi hanno trovato un vasto assortimento di tesori e manufatti, tra cui oggetti di oro massiccio, gioielli elaborati, arredi rituali e una serie di splendide statue. Ogni pezzo rinvenuto nella tomba contribuisce a narrare la storia e le credenze di un’era lontana, rivelando le pratiche funerarie e il culto che circondava la figura del faraone.

 

La tomba è decorata con affreschi e rilievi che offrono una finestra sulle credenze religiose e sulla vita quotidiana dell’epoca. La camera sepolcrale principale, con il suo sarcofago riccamente decorato e il famoso maschera funebre d’oro di Tutankhamon, è un capolavoro di arte e artigianato, simbolo dell’arte funeraria egizia e della devozione verso il faraone. Questo straordinario ritrovamento ha avuto un impatto profondo sulla comprensione della civiltà egizia, riportando alla luce un’importante parte della sua storia e contribuendo a una rinascita dell’interesse e della ricerca sull’antico Egitto.

 

La tomba di Tutankhamon non è solo un monumento al potere e alla grandezza di un giovane faraone, ma anche un importante pezzo del puzzle che ci aiuta a comprendere la cultura e le credenze dell’antico Egitto. La sua scoperta ha segnato un capitolo fondamentale nella storia dell’archeologia, offrendo un raro e prezioso sguardo su un passato avvolto nel mistero e nell’incanto.

 

Valle delle Regine

Affiancata alla Valle dei Re, la Valle delle Regine è un’ulteriore gemma archeologica dedicata alle regine e principesse del Nuovo Regno. Scoperta nel 1901 da Schiapparelli, questa necropoli custodisce oltre 60 sepolture, con la tomba di Nefertari, moglie di Ramses II, in primo piano.

La grandiosa sepoltura, profonda 27 metri e sottoposta a restauri per contrastare l’umidità, attesta l’amore e la devozione di Ramses II nei confronti della sua consorte. Oltre a Nefertari, la Valle delle Regine rivela storie di altre donne influenti, offrendo una prospettiva unica sulle dinamiche di potere e l’importanza delle donne nell’antico Egitto.

Adiacente alla celebre Valle dei Re, si estende la Valle delle Regine, un’area sacra dedicata esclusivamente alle sepolture delle regine e delle principesse del Nuovo Regno. Scoperta nel 1901, questa necropoli rappresenta un angolo affascinante e meno esplorato del vasto panorama funerario dell’antico Egitto. Con oltre 60 sepolture identificate finora, la Valle delle Regine ospita una serie di tombe che offrono uno sguardo privilegiato sulle vite e le credenze delle consorti reali e delle figure nobili femminili dell’epoca.

 

Tra le sepolture più celebri e magnifiche della Valle delle Regine spicca la tomba di Nefertari, la moglie del faraone Ramses II. La tomba di Nefertari è una delle più splendide e artisticamente raffinate dell’intera necropoli, testimoniando l’immenso amore e la profonda devozione di Ramses II verso la sua regina. La sepoltura, con le sue pareti finemente decorate e i suoi affreschi vibranti, narra storie di vita e morte con una vivacità che supera il tempo. I rilievi e le pitture, sebbene abbiano subito danni e richiedano restauri a causa dell’umidità e del passare dei secoli, continuano a svelare dettagli affascinanti e una bellezza mozzafiato.

 

Il viaggio attraverso la Valle delle Regine è un’opportunità unica per esplorare la complessità e la raffinatezza della vita funeraria egizia, andando oltre le magnifiche tombe dei faraoni per scoprire il mondo delle regine e delle principesse. Ogni tomba, con le sue decorazioni e le sue iscrizioni, offre una finestra sulle pratiche religiose, i rituali e le credenze dell’epoca, rivelando la ricchezza culturale e spirituale di un’epoca di grandezza. La Valle delle Regine, con la sua aura di mistero e la sua preziosa eredità artistica, continua a catturare l’immaginazione degli studiosi e dei visitatori, mantenendo viva la memoria di un passato affascinante e intriso di storia.

 

 

La Tomba di Ramesse III e Ramesse II

La tomba di Ramesse II, situata tra le maestose strutture della Valle dei Re, ha subito i segni del tempo, con danni provocati da alluvioni evidenti sulle pareti. Questi eventi hanno causato la separazione di molte decorazioni, ma nonostante le sfide naturali, la tomba mantiene la sua grandiosità.

La mummia di Ramesse II è stata riscoperta nel XXI secolo, portando nuove rivelazioni sulla vita e sulla morte di questo potente sovrano. Con una superficie di 900 metri quadrati, la struttura della tomba comprende tre corridoi che conducono a un’anticamera con pilastri, alla camera funeraria e ad altre stanze, raggiungendo profondità di 58 metri sotto la valle. La grandezza e la complessità architettonica di questa tomba testimoniano l’importanza attribuita ai faraoni della XVIII dinastia nel loro viaggio verso l’aldilà.

La tomba di Ramesse II, collocata tra le meraviglie della Valle dei Re, fu danneggiata nel corso dei secoli a causa di alluvioni, come indicato dalle sporgenze sulle pareti. Queste alluvioni hanno causato la separazione di molte decorazioni, ma nonostante ciò, la tomba continua a essere una delle strutture più imponenti all’interno della valle.

 

La mummia di Ramesse II è stata ritrovata nel XXI secolo, aggiungendo un nuovo capitolo alla storia di questa tomba, che si estende su una superficie di 900 metri quadrati. Costruita durante la XVIII dinastia, presenta tre corridoi che conducono a un’anticamera con pilastri, alla camera funeraria e ad altre stanze, raggiungendo una profondità di 58 metri sotto la valle. La sua grandezza e complessità architettonica sono testimonianza dell’importanza attribuita ai sovrani di quell’epoca nella loro transizione verso l’aldilà.

 

Tomba di Merneptah

Scoperta nel 1737, la tomba di Merneptah rappresenta una delle prime sepolture protette da un cancello e illuminata internamente. All’interno, sono stati rinvenuti resti di diversi sarcofagi e raffigurazioni sacre, decorando i corridoi con scene della vita del faraone e iscrizioni tratte dai libri sacri.

Un punto culminante è il soffitto a cupola, decorato con motivi astronomici, e il vestibolo che rappresenta il faraone davanti al dio dell’aldilà, offrendo un’immersione nella visione egizia della vita dopo la morte. La tomba di Merneptah, con la sua combinazione di arte, storia e spiritualità, offre un’esperienza unica nel cuore della Valle dei Re.

La tomba di Merneptah, scoperta nel 1737, è una delle prime sepolture reali a essere protetta da un cancello e dotata di illuminazione interna, segnando un’importante evoluzione nella pratica funeraria dell’antico Egitto. Questa tomba, situata nella Valle dei Re, rappresenta un esempio straordinario di arte funeraria e religiosità, offrendo uno sguardo approfondito nella concezione egiziana dell’aldilà e nella devozione verso i sovrani.

 

All’interno della tomba, gli archeologi hanno rinvenuto resti di numerosi sarcofagi e oggetti rituali, che testimoniano la ricchezza e la varietà degli ornamenti funebri utilizzati per accompagnare il faraone Merneptah nell’aldilà. I corridoi e le camere della tomba sono decorati con scene vivide che illustrano la vita del faraone, le sue gesta e le sue interazioni divine. Le pareti sono adornate con iscrizioni tratte da testi sacri, che offrono suppliche e preghiere per garantire la protezione e la benedizione del faraone nell’aldilà.

 

Tomba di Ramesse IX

La tomba di Ramesse IX, situata nella Valle dei Re, si distingue per i suoi 46 graffiti, ereditati dai visitatori del periodo classico. Gran parte degli oggetti rinvenuti all’interno, inclusa una statua che raffigura lo spirito del faraone Kha, sono ora custoditi presso il British Museum.

 

Questa tomba, appartenente alla XX dinastia, è la più vicina all’ingresso della valle e presenta un’entrata più ampia, seguendo la tipica struttura delle tombe di quest’epoca. Gli interni sono decorati con ricche rappresentazioni tratte dal Libro delle Porte e da altri testi sacri, offrendo uno sguardo dettagliato alla visione egizia dell’oltretomba e alle preghiere rivolte ai loro defunti sovrani.

 

In ogni dettaglio della Valle dei Re a Luxor emerge un ritratto vivido dell’antica civiltà egiziana, intrecciando la vita quotidiana, le credenze spirituali e la magnificenza dell’arte funeraria. Questo sito archeologico rimane un’incantevole finestra nel passato, con le sue tombe maestose e le ricche testimonianze dell’eternità che gli antichi faraoni cercavano al di là della morte. Esplorare la Valle dei Re è un viaggio straordinario attraverso le epoche, che permette di connettersi in modo tangibile con l’essenza stessa della storia millenaria dell’Egitto.

 

 

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La tomba di Ramesse IX, collocata strategicamente come la più vicina all’ingresso della Valle dei Re, presenta 46 graffiti ereditati dai visitatori del periodo classico. Molti dei manufatti recuperati sono ora conservati presso il British Museum, incluso un’importante statua che rappresenta lo spirito del faraone Kha.

Essa appartiene alla XX dinastia e si caratterizza per l’ingresso più ampio, seguendo la tipica struttura delle tombe di quest’epoca. Decorata con ricche rappresentazioni tratte dal Libro delle Porte e da altri testi sacri, la tomba offre uno sguardo dettagliato alla visione egizia dell’aldilà, ai rituali funebri, e all’importanza dell’eternità nella cultura egizia.

conclusione

la Valle dei Re a Luxor rappresenta un tesoro senza pari nel panorama dell’antico Egitto. La sua denominazione evoca il mistero e la grandezza dei faraoni delle dinastie XVIII, XIX e XX, le cui tombe magnificamente decorate costituiscono un’archivio straordinario della storia, dell’arte e delle credenze di un’intera civiltà. La scoperta della tomba di Tutankhamon, con i suoi tesori inestimabili, ha alimentato la rinascita dell’interesse per l’antico Egitto e ha consolidato la reputazione della Valle dei Re come uno dei siti archeologici più significativi al mondo.

Le tombe di sovrani come Ramesse II e Merneptah, con le loro maestose dimensioni e dettagliate decorazioni, offrono un’affascinante finestra sulla concezione egizia dell’aldilà e la loro ricca cultura funeraria. La Valle delle Regine, adiacente, aggiunge un ulteriore strato di complessità e raffinatezza, dedicato alle regine e principesse del Nuovo Regno.

Inoltre, la tomba di Ramesse IX rivela aspetti unici della vita quotidiana e delle credenze religiose, completando il quadro dell’importanza della Valle dei Re nella comprensione della storia millenaria dell’Egitto.

La Valle dei Re a Luxor è quindi molto più di un cimitero reale; è un monumento all’eternità, un legame tangibile con il passato glorioso dell’Antico Egitto che continua ad affascinare e ispirare il mondo moderno. Esplorare questo sito straordinario è un viaggio senza tempo nel cuore della civiltà egizia, una connessione unica con coloro che un tempo regnavano sulle sponde del fiume Nilo.

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